Alti ISO ovvero il Sacro Graal dei fotografi di matrimonio e Lightroom

Lo scorso mese in seguito ad un post di Marco Miglianti sull’attrezzatura fotografica per fotografi di matrimonio ho ricevuto alcune telefonate di colleghi che mi chiedevano come facevo a lavorare con le OM-D e a colmare l’abisso che si apre ad alti ISO.
In effetti se si guarda una tabella comparativa di DXO Mark sulla carta e con i numeri le macchine sono impossibili da comparare. Qui sotto per curiosità vedete la comparazione fra la D3s che usa spesso Max che viene con me ai matrimoni e la mia OM-D.

OM-D  -   D3s High ISO

OM-D – D3s High ISO

Come vedete sembra impossibile fare una prova semplicemente la OM-D, secondo DXO Mark, ha una resa ad alti ISO che è 1/4 di quella della D3s.
Leggendo questi numeri sembra impensabile mettere fianco a fianco le 2 macchine e un folle qualsiasi professionista pensi di utilizzare la Olympus in condizioni di scarsa luce.
Non contento vado a vedere DPReview e prendo un campione a 3200 ISO in penombra con neri e bianchi.

OM-D  -   D3s High ISO

OM-D – D3s High ISO

Inizio a notare però una cosa interessante. Il file della D3s è estremamente pulito mentre quello della OM-D ha un evidente disturbo colore ma è nitido, mantiene cioè dettaglio non si spappola è solo sporco.
Lo dico subito così non sarebbe possibile usarlo. Però dobbiamo tenere presente una cosa non di poco conto i software hanno fatto passi da gigante e Lightroom 4 e 5 sono in grado di fare un eccellente lavoro specie se hanno dettaglio su cui lavorare. Tenete conto che poi è possibile configurare Lightroom per applicare un riduzione rumore adeguata a seconda degli ISO che ho utilizzato in macchina.
Io personalmente non supero i 2.500 ISO ed ecco in un recente matrimonio il risultato al 100% di un mio file con questi dati: 1/125  f 1.8 ob 17mm ISO 2500 prima e dopo la cura di Lightroom 5.

OM-D 1/125 f 1.8 ISO 2.500

OM-D 1/125 f 1.8 ISO 2.500 17mm (34mm sul full frame)100%

Come potete ben vedere il software ha fatto un eccellente lavoro quindi posso dire tranquillamente che è possibile utilizzare il Micro 4/3 da un lato grazie al miglioramento del sensore dall’altro grazie ai passi da gigante fatti dai software nella correzione ad alti ISO.
Non ho scelto per caso questa foto perché io e Max eravamo vicini e lui aveva una D3s con 35mm f 2 e io una OM-D con 17mm f1.8 e ho anche il suo file qui vediamo un crop al 100%  le inquadrature sono simili e la luce anche.

D3s 1/80 f 2 2.500 ISO 35mm

D3s 1/80 f 2 2.500 ISO 35mm 100%

I fotografi di matrimonio sono un po’ fissati con gli alti ISO e con gli obiettivi ultra luminosi, io non faccio eccezione e sono fra questi, se utilizzo il sistema Micro 4/3 è dovuto al fatto che:
1) I sensori sono molto migliorati
2) Ci sono degli obiettivi di qualità molto luminosi
3) Il software ha fatto passi da gigante e permette di ovviare alla minore dimensione del sensore, sopra tutto nella riduzione rumore

Non pensate che i miei clienti si accontentino del mio nome, delle mie inquadrature e del fatto che io abbia vinto premi prestigiosi e importanti nella fotografia di ricerca e di reportage, pagano e desiderano qualità. Questo è possibile con il Micro 4/3 solo da un annetto un annetto e mezzo.
Prima a fianco della EP-3 c’era una fidata D700 perché non era possibile coprire tutte le situazioni con il Micro 4/3.
Inoltre esorto tutti, colleghi e foto amatori a testare le macchine sul campo prima di comprarle spesso i numeri che ci propongono nelle tabelle non hanno un reale significato.